Funnel marketing: perché è utile per l’email marketing

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4. Dezember 2025

Quando si parla di email marketing, c’è una domanda che torna spesso: come faccio a trasformare un semplice contatto in un cliente? La risposta sta in un metodo semplice ma potentissimo: il funnel marketing. Il funnel è un modello che ti permette di capire dove si trovano gli utenti nel loro percorso, dalla scoperta alla scelta finale, e di accompagnarli passo dopo passo con email mirate. In questo modo non invii messaggi “a caso”, ma costruisci un percorso coerente che porta risultati reali. In questo articolo scoprirai come funziona il funnel, come applicarlo all’email marketing e come usarlo per aumentare conversioni, fiducia e coinvolgimento.



1. Che cos’è il funnel marketing?

Il funnel marketing è un modello strategico che rappresenta le diverse fasi che una persona attraversa prima di compiere un’azione importante: iscriversi, acquistare o richiedere informazioni. Si chiama “funnel” perché si comporta proprio come un imbuto: nella parte alta entrano molte persone che ti scoprono; nella parte bassa arrivano solo gli utenti realmente interessati a compiere l’azione.

La cosa più importante da capire è che ogni persona si trova in una fase diversa del processo. Alcuni hanno appena sentito parlare di te, altri ti stanno valutando, altri ancora sono quasi pronti all’acquisto. Comunicare a tutti allo stesso modo significa perdere opportunità: il funnel serve proprio a inviare contenuti diversi per bisogni diversi.

La creazione di un funnel efficace è fondamentale per guidare il processo di conversione e ottimizzare ogni fase del percorso del cliente. Nell’email marketing questo approccio funziona in modo naturale. Le email ti permettono infatti di segmentare le persone, tracciare i loro comportamenti e personalizzare ogni contenuto. Il risultato? Comunicazioni più rilevanti, utenti più soddisfatti, conversioni più alte.


2. Le fasi del funnel marketing

Top of the Funnel: attirare l’attenzione

In questa fase le persone ti scoprono per la prima volta. Stanno effettuando una ricerca online per trovare informazioni, non un prodotto specifico. Qui non devi vendere: devi far capire chi sei e offrire contenuti utili.

Un blog è uno strumento efficace per pubblicare contenuti di valore che rispondano alle domande degli utenti durante la loro ricerca, aumentando la visibilità e attirando potenziali clienti nella fase di consapevolezza. Le email più efficaci sono leggere, introduttive, ricche di contenuti formativi o risorse gratuite. Il tuo obiettivo è creare un primo contatto piacevole, senza pressioni.

Middle of the Funnel: nutrire l’interesse

Gli utenti ora conoscono il brand, ma non hanno ancora deciso. Stanno valutando alternative, e qui entrano in gioco contenuti più approfonditi: case study, esempi pratici, guide dettagliate, approfondimenti tematici e email di nurturing. È il momento in cui inviare approfondimenti che aiutino i contatti a comprendere meglio le soluzioni offerte e a nutrire il loro interesse.

In questa fase dimostri di essere competente, risolvi dubbi e crei fiducia, lavorando per trasformare i contatti in clienti attraverso contenuti mirati e personalizzati.

Bottom of the Funnel: accompagnare alla conversione

Qui l’utente è vicino alla scelta. Le comunicazioni devono essere estremamente chiare, personalizzate e orientate all’azione. Testimonianze, prove gratuite, offerte mirate o spiegazioni dei vantaggi sono ottimi strumenti. L’obiettivo di questa fase è concludere la vendita con l’utente ormai pronto. Ogni dettaglio conta: testo, call to action, fluidità del percorso e rassicurazioni finali.

Oltre il funnel: la fidelizzazione

Una volta conclusa l’azione, inizia una fase fondamentale: la fidelizzazione. Newsletter periodiche, contenuti esclusivi e aggiornamenti mirati ti permettono di continuare la relazione e aumentare il valore del cliente nel tempo.

Un utente soddisfatto è molto più propenso a riacquistare, e anche a parlare bene di te.


3. Dal funnel marketing all’email marketing

Il funnel e l’email marketing si integrano naturalmente attraverso un email marketing funnel, ovvero un processo strutturato in più fasi che adatta il modello tradizionale del funnel (come il modello AIDA) alle campagne email. Ogni fase del funnel può corrispondere a un tipo di email diverso, creando una strategia fluida e coerente.

La prima cosa da curare è la deliverability: l’email deve arrivare davvero nella casella di posta. È importante usare un dominio professionale, configurare SPF, DKIM e DMARC, evitare link sospetti e mantenere la mailing list pulita e aggiornata. Strumenti, tool e piattaforme come rapidmail semplificano molto questa parte perché hanno infrastrutture ottimizzate, controlli integrati e funzionalità di marketing automation.

Poi c’è l’apertura dell’email, legata soprattutto al mittente e all’oggetto. Il mittente deve essere riconoscibile, mentre l’oggetto deve essere chiaro e coerente con il contenuto. L’uso di emoji, se moderato, può migliorare la visibilità senza compromettere la professionalità.

Il terzo passaggio è il coinvolgimento. Il contenuto deve essere utile, chiaro e gradevole da leggere, con un design semplice, call to action visibili e paragrafi brevi. La segmentazione fa la differenza: più il messaggio è rilevante, più aumentano i clic.

L’ultima fase è la conversione. L’email deve guidare l’utente verso l’azione con testi diretti, rassicurazioni, beneficio evidente e una destinazione coerente, come una landing page ottimizzata.

Scopri le funzioni di ottimizzazione

4. La landing page: il punto di ingresso nel funnel

La landing page è il punto di ingresso principale nel tuo funnel di marketing: è la pagina in cui atterrano i potenziali clienti dopo aver cliccato su un annuncio, un post sui social o un link in una newsletter. Una landing page ben progettata accoglie l’utente e lo guida in modo chiaro nel percorso di acquisto, trasformando la curiosità iniziale in una prima azione concreta verso la conversione.

Per ottenere risultati, la landing page deve essere semplice, ordinata e focalizzata su un solo obiettivo: spingere il visitatore a compiere l’azione desiderata. Un messaggio diretto, un’offerta chiara e una call to action ben visibile sono elementi essenziali. La CTA deve essere immediatamente riconoscibile e non circondata da elementi di distrazione, così da accompagnare l’utente alla fase successiva del funnel.

La landing page è anche il luogo ideale per raccogliere i dati, come l’indirizzo email, offrendo in cambio un contenuto esclusivo, una guida, una prova gratuita o un altro incentivo rilevante. In questo modo il visitatore entra ufficialmente nel funnel e diventa un contatto.


5. La call to action: guidare l’utente verso la conversione

La call to action (CTA) costituisce l'elemento tecnico fondamentale di ogni funnel di marketing ed è il componente che trasforma l'interesse dell'utente in azione misurabile. Si tratta di un elemento che può presentarsi come pulsante, collegamento ipertestuale o modulo di acquisizione dati.

Una CTA corretta deve rispettare parametri precisi, comunicando il risultato dell’azione: "Scarica la risorsa", "Procedi con la registrazione", "Attiva la versione di prova". È fondamentale che sia allineata con l'offerta commerciale e con il messaggio che si vuole mandare per dare continuità al percorso dell’utente.

Nel contesto dei funnel di email marketing, rappresenta il punto critico di acquisizione in cui il potenziale cliente manifesta il proprio interesse, fornendo i dati richiesti o completando l'azione programmata. È importante considerare che una CTA progettata secondo standard tecnici adeguati non solo ottimizza i tassi di conversione misurabili, ma garantisce un processo di acquisizione strutturato e controllato, guidando l'utente verso l'obiettivo.


6. Perché un funnel di email marketing funziona

Il funnel funziona perché organizza la comunicazione: invece di inviare email isolate, costruisci un percorso logico che accompagna gli utenti in modo naturale. Ogni contenuto ha uno scopo preciso, e questo rende la relazione più forte e più fluida, rafforzando la fiducia verso il tuo brand.

Funziona anche perché permette una personalizzazione avanzata. Quando capisci in quale fase del percorso si trova l’utente, puoi inviargli il messaggio che gli serve: niente pressioni premature, niente contenuti troppo basilari quando vuole approfondire. È questo allineamento tra bisogno e contenuto che aumenta il coinvolgimento, la fiducia e le conversioni. Il funnel aiuta a nutrire i lead in ogni fase, accompagnandoli dal primo contatto fino alla decisione finale.

Un altro vantaggio enorme è la possibilità di automatizzare il flusso. Una sequenza di benvenuto, un follow-up, un percorso educativo o un’email di compleanno possono lavorare al tuo posto, senza interventi manuali. Ogni nuovo contatto riceve il trattamento migliore possibile. Puoi così gestire un volume elevato di email e dati, ottimizzando le risorse e migliorando l’efficacia delle campagne.

Infine, il funnel funziona perché puoi misurare tutto. Aperture, clic, comportamenti, conversioni: ogni numero ti aiuta a capire cosa funziona e cosa migliorare. L’email marketing è uno dei canali più misurabili in assoluto, e questo rende il funnel progressivamente più forte ed efficace.

Monitorare il volume di email inviate e il numero di interazioni ti permette di ottimizzare continuamente le strategie e rafforzare la relazione con i lead e il tuo brand.

💡Lo sapevi?

Ogni fase del funnel richiede un tipo diverso di email per essere davvero efficace!

Ecco qualche esempio pratico di contenuti che puoi inviare nei vari momenti del percorso, così da guidare gli utenti con messaggi sempre pertinenti e mirati.

  • Top of the funnel: newsletter introduttive, contenuti educativi, articoli di valore.
  • Middle of the funnel: case study, guide approfondite, email di nurturing.
  • Bottom of the funnel: offerte mirate, prove gratuite, testimonianze, demo.
  • Fidelizzazione: contenuti esclusivi, aggiornamenti, consigli utili post-acquisto.
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7. Misurazione del successo

Il monitoraggio e la misurazione del successo di un funnel di email marketing rappresentano operazioni fondamentali per valutare l'efficacia della strategia di marketing e ottimizzare ogni singola fase del percorso.

Le metriche principali che devi tenere sotto controllo sono:

  • Tasso di apertura: indica quanti utenti aprono effettivamente le tue email.
  • Tasso di clic (CTR): misura quante persone interagiscono con i link inseriti nel messaggio.
  • Tasso di conversione: mostra quanti utenti completano l’azione desiderata, come un acquisto o una registrazione.

Questi dati ti forniscono una panoramica tecnica precisa di come gli utenti interagiscono con le tue email e in quale fase del funnel si manifestano eventuali punti di forza o di debolezza.

⚠️ Attenzione

Un alto tasso di apertura accompagnato da pochi clic può indicare chiaramente che l'oggetto dell'email funziona in modo efficace, ma che il contenuto interno o la Call-to-Action necessitano di interventi di miglioramento mirati. Un basso tasso di conversione, invece, può suggerire la necessità tecnica di ottimizzare la landing page di destinazione o di rendere più convincente e persuasiva l'offerta presentata.

La misurazione costante ti permette di allineare le attività di email marketing agli obiettivi strategici della tua strategia di marketing, apportando modifiche tecniche per aumentare le conversioni e il valore complessivo dei clienti.

Analizzare i dati in modo professionale, testare nuove soluzioni tecniche e adattare il funnel di email marketing in base ai risultati ottenuti rappresenta la chiave tecnica per costruire campagne sempre più performanti e raggiungere il massimo potenziale del tuo business.

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8. Errori da evitare

Quando inizi a lavorare con un funnel di email marketing, è facile commettere alcuni errori. Uno dei più frequenti è saltare le fasi, cioè chiedere subito una conversione a chi ti ha appena conosciuto. Questo approccio rischia di risultare aggressivo e di allontanare le persone, invece di avvicinarle.

Un altro errore comune è non investire nelle fasi più strategiche del funnel, come quella di acquisto o valutazione: usare male il budget riduce l’efficacia complessiva delle tue campagne.

Errore tipico è quello di parlare a tutti nello stesso modo, senza tener conto delle differenze tra chi è appena entrato nel funnel e chi è già molto vicino alla decisione. Inviare lo stesso messaggio a tutti fa perdere rilevanza alla comunicazione: chi è all’inizio si sente “spinto”, chi è alla fine non trova le informazioni di cui ha davvero bisogno.

C’è poi il rischio di affidarsi a email troppo lunghe, dense o eccessivamente promozionali. Soprattutto nelle prime fasi del funnel, questo tipo di contenuto può essere percepito come pesante e poco interessante. Meglio preferire testi chiari, concreti e focalizzati sui bisogni del lettore. Anche ignorare i dati è un errore: se non monitori aperture, clic e conversioni, non puoi capire dove intervenire per migliorare il percorso.


9. Conclusioni

Funnel marketing ed email marketing sono una combinazione perfetta: il funnel di vendita dà la struttura, l’email il mezzo. Non si tratta di inviare più email, ma di inviarle meglio, in modo chiaro e coerente per guidare gli utenti senza pressioni verso l’acquisto di un prodotto o servizio. Questo approccio migliora la qualità della comunicazione, aumenta la fiducia e rende la conversione una conseguenza naturale. Le tue email diventano tappe di un viaggio, e non sono più messaggi isolati.

Piattaforme come rapidmail ti permettono di automatizzare, segmentare e analizzare ogni fase del funnel di vendita, rendendo la strategia più solida e semplice da gestire. Con gli strumenti giusti e un approccio basato sulle esigenze delle persone, un funnel ben costruito non si limita a generare vendite: crea relazioni, valore e continuità.

Ed è proprio questo che rende l’email marketing uno dei canali più potenti nel lungo periodo.

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