Invio di email di test: cosa verificare prima dell’invio definitivo della newsletter

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30. Dezember 2025

Errori di battitura, link errati, immagini che non vengono visualizzate: sono tutti aspetti che saltano subito all’occhio dei destinatari della newsletter, ma che a chi invia possono facilmente sfuggire anche dopo più controlli. Prima di spedire una newsletter potenzialmente piena di errori a numerosi contatti, è quindi consigliabile prendere in considerazione l’invio di un’email di test.



1. Email di test nell’email marketing: cosa sono e a cosa servono

L’invio di email di test simula il reale invio di una campagna. In pratica, nel contesto dell’email marketing, significa poter verificare a fondo diverse funzionalità e caratteristiche prima della spedizione definitiva. Tra queste rientrano, ad esempio, la leggibilità del testo, la corretta visualizzazione di immagini e grafiche, il funzionamento dei link e il modo in cui la newsletter viene mostrata su dispositivi diversi.

A cosa servono quindi le email di test prima dell’invio di una newsletter?

Per te rappresentano l’opportunità di individuare ed eliminare eventuali errori prima dell’invio principale, offrendo così ai destinatari un risultato il più possibile professionale e curato. L’email di test viene inviata a un gruppo selezionato di contatti, ad esempio colleghi o persone esterne scelte appositamente, in grado di osservare i contenuti con uno sguardo fresco e oggettivo.

💡 rapidtip

Crea una checklist da seguire prima dell’invio della newsletter e spuntala punto per punto, così la versione finale arriverà ai destinatari nella forma migliore possibile. In questo modo tieni sotto controllo i tuoi progressi e sai sempre cosa manca da fare.


2. Perché testare le email conviene davvero

Grazie all’invio di una newsletter di test puoi verificare tutti gli elementi rilevanti. Di seguito trovi una panoramica dei principali aspetti da controllare.

  • Mittente, oggetto e preheader: che prima impressione dà l’email alla ricezione? Le prime cose da controllare sono proprio queste: l’anteprima che compare nella casella di posta è il primo elemento che cattura l’attenzione dei destinatari. Durante l’invio di prova verifica che le informazioni siano corrette e visualizzate per intero, che il nome del mittente sia coerente e riconoscibile e che l’oggetto sia in grado di suscitare interesse. Un oggetto originale per la newsletter può contribuire a rafforzare il brand, a patto che venga visualizzato correttamente dai destinatari.
  • Controllo dei contenuti: i contenuti sono completi e corretti? Per verificare i testi non basta rileggerli più volte in prima persona: chi scrive sa già cosa voleva comunicare. È quindi consigliabile applicare almeno il principio dei quattro occhi, facendo leggere la newsletter a un’altra persona, meglio se non direttamente coinvolta nel progetto. In questo modo si ottiene uno sguardo fresco e imparziale, utile per valutare chiarezza e comprensibilità dei contenuti.
  • Stile e grammatica: il testo è chiaro e scorrevole? Fai leggere il testo, ad esempio, a una collega o a una persona di fiducia. Errori grammaticali o refusi emergono più facilmente così. Uno stile coerente, leggibile e in linea con i valori e i contenuti del sito web trasmette professionalità e contribuisce a migliorare l’esperienza complessiva dei destinatari.
  • Aspetto generale: le immagini vengono visualizzate correttamente? Il layout funziona? Con una email di test puoi controllare la resa visiva della newsletter: il rapporto tra testo e immagini, la formattazione e la corretta visualizzazione delle immagini su diversi dispositivi. Questo passaggio è fondamentale per assicurarti che il risultato finale sia efficace e coerente su desktop e mobile.

👀 Lo sapevi?

A seconda del provider di posta utilizzato dai tuoi iscritti, la newsletter può essere visualizzata in modo diverso una volta arrivata nella casella di posta. Inviando una email di test puoi tenere conto anche di questo aspetto, ad esempio spedendo il messaggio a diversi account di prova. In questo modo puoi assicurarti che la newsletter venga visualizzata come previsto, indipendentemente dal provider utilizzato. E se vuoi risparmiare tempo, puoi anche sfruttare il nostro test di visualizzazione.

  • Link: i miei link sono cliccabili? All’interno della newsletter utilizzi sicuramente uno o più link che rimandano i lettori al tuo sito web, all’online shop o a contenuti di approfondimento. Inviando un'email di test puoi verificarne il corretto funzionamento: i link sono effettivamente cliccabili? Portano alla pagina giusta? Dal momento che i link rendono la newsletter interattiva, è consigliabile farli testare anche da una persona esterna, poco familiare con la struttura e il funzionamento del tuo invio.
  • Verifica del tracciamento della newsletter: tutti i link funzionano e portano alla destinazione corretta? Dopo l’invio della newsletter vorrai sicuramente analizzare dati e statistiche per misurarne le performance e individuare possibili margini di miglioramento. Se, oltre alle statistiche automatiche di rapidmail, utilizzi anche strumenti di tracking aggiuntivi, è fondamentale controllare prima dell’invio che i link di tracciamento siano aggiornati e correttamente configurati. In questo modo eviti problemi successivi nell’analisi dei dati.

3. Lista dei destinatari: a chi inviare le email di test

A questo punto hai già una serie di aspetti chiave da controllare durante l’invio di prova. Resta però una domanda fondamentale: a chi inviare le email di test?

Inviale prima di tutto a te stesso. In questo modo, come mittente, puoi verificare direttamente tutti i punti citati in precedenza e farti un’idea concreta della bozza finale della newsletter.

Coinvolgi colleghi o responsabili. Oltre a te, è utile inserire nel gruppo di test colleghi o superiori che possano controllare i contenuti dal punto di vista fattuale e fornire suggerimenti di miglioramento immediati. Come si dice spesso, il lavoro di squadra fa la differenza. Inoltre, se utilizzate dispositivi o sistemi operativi diversi, potrai verificare come la newsletter viene visualizzata in ambienti differenti. Tutti avranno così davanti agli occhi lo stesso risultato (ancora provvisorio) che in seguito riceveranno anche i destinatari finali.

Uno sguardo fresco sulla newsletter

Vale infine la pena inviare la newsletter anche a persone di fiducia selezionate. Non si tratta di veri iscritti alla mailing list, ma di contatti in grado di osservare il contenuto con maggiore distacco. Il testo è comprensibile anche per chi non è del settore? I link e la struttura del messaggio sono intuitivi? Domande di questo tipo trovano spesso risposta più facilmente da parte di chi non è direttamente coinvolto e può offrire un punto di vista esterno e imparziale.

💡 rapidtip

Per le email di test puoi creare, se necessario, una lista di distribuzione dedicata, così da avere sempre sotto controllo tutti i destinatari del test mailing. Con lo strumento newsletter di rapidmail, però, hai anche una soluzione più pratica: puoi selezionare direttamente dall’editor l’opzione di invio di prova. Trattandosi di una funzione di test, l’email non viene inviata dal tuo indirizzo reale, garantendo così che il messaggio arrivi nella casella di posta e non finisca nello spam. Inoltre, l’invio di test ti fa risparmiare tempo, perché non dovrai duplicare la newsletter in un secondo momento per inviarla alla lista definitiva dei tuoi iscritti.


4. A/B test, anteprima email o email di test: quale prova fa al caso tuo?

Oltre all’invio di email di test, esistono altre possibilità per verificare la newsletter prima che venga spedita a tutta la lista di destinatari.

A/B test Anteprima email Email di test
Con l’A/B test vengono inviati due mailing diversi (ad esempio con oggetto o mittente differenti) a due piccoli gruppi di destinatari. In seguito puoi analizzare tassi di apertura e di clic per capire quale versione ha funzionato meglio e inviare quella vincente all’intera lista. In questo modo puoi testare, per esempio, se l’oggetto debba essere personalizzato o includere emoji, quale mittente sia più efficace o quale sia il momento di invio ideale per ottenere più aperture. La funzione di anteprima responsive consente di verificare, prima dell’invio, come la newsletter viene visualizzata su diversi dispositivi e in vari formati. Con rapidmail puoi controllare l’aspetto su smartphone, tablet e laptop, sia in verticale sia in orizzontale. Poiché la visualizzazione può variare molto da un dispositivo all’altro, questa funzione è particolarmente utile per assicurarsi che layout e formattazione funzionino bene non solo su desktop, ma anche su mobile. L’email di test non viene inviata alla lista reale dei destinatari, ma serve a far controllare i contenuti a colleghi o persone esterne. In questo modo è possibile individuare errori e verificare la funzionalità della newsletter prima dell’invio definitivo. L’invio di test simula il successivo invio reale, senza entrare in contatto con gli iscritti, permettendoti di controllare ogni dettaglio e assicurarti che la versione finale arrivi agli abbonati senza errori.

Con rapidmail hai a disposizione tutte e tre le opzioni di test per la tua newsletter. Il nostro consiglio è di utilizzarle tutte, così da andare sul sicuro e trasmettere un’immagine professionale e affidabile alla tua audience.


5. Inviare email di test con rapidmail: ecco come fare

Con rapidmail puoi testare gratuitamente l’invio della tua newsletter. Il test può essere inviato fino a un massimo di 10 persone, che potranno poi fornirti un feedback utile.

Si parte come di consueto: imposta tutte le configurazioni principali, seleziona la lista definitiva dei destinatari e definisci un oggetto creativo, un mittente riconoscibile e un preheader accattivante, in grado di suscitare curiosità.

Successivamente crea la tua newsletter utilizzando uno dei nostri template colorati oppure, se preferisci, un design personalizzato.

Una volta entrato nell’editor della newsletter, troverai nella parte superiore della pagina l’opzione dedicata all’invio di test.

Schermata invio email di test
La freccia rossa indica il punto dell’editor in cui puoi accedere all’opzione di invio di test.

Puoi cliccare su questa opzione una volta completata la newsletter, incluse le immagini e i link che desideri utilizzare.

Nel campo dedicato inserisci gli indirizzi email delle persone che dovranno testare la newsletter. Puoi avvisare in anticipo i destinatari dell’email di test e chiedere loro di controllare contenuti, stile linguistico e funzionalità. Attenzione: l’invio di test può essere effettuato a un massimo di 10 persone alla volta.

Selezione indirizzi email di test
Inserisci qui i destinatari ai quali desideri inviare il test mailing. È consentito inserire un solo indirizzo email per riga e l’invio di test può essere effettuato a un massimo di 10 persone contemporaneamente.

Se tutto è andato a buon fine, come passaggio successivo comparirà un riquadro verde nella parte inferiore della pagina che confermerà l’avvenuto invio dell’email di test.

Conferma invio email di test
Tutto fatto! Le tue email di test sono ora in viaggio verso i destinatari, pronti a fornirti un feedback prezioso per ottimizzare al meglio la tua newsletter.

Attendi il feedback e ottimizza la newsletter di conseguenza: a quel punto nulla ostacolerà un invio davvero efficace.

Convincitene tu stesso!