Consigli per inviare newsletter interne
Quando invii newsletter all’interno della tua azienda, potresti incontrare problemi di recapito. Spesso il server si insospettisce perché il dominio del mittente è lo stesso del destinatario. In questo articolo ti spieghiamo perché succede e, soprattutto, come evitare che la tua email interna finisca nello spam o non venga consegnata affatto.
🧠 Perchè succede?
Quando mandi una newsletter interna — cioè a colleghi o collaboratori della tua stessa azienda — e usi un indirizzo email con lo stesso dominio dei destinatari (ad esempio @tuaazienda.it), il server potrebbe bloccare l’email o spostarla nella cartella dello spam. Questo succede perché il server interpreta l’uso dello stesso dominio sia come mittente che come destinatario come potenzialmente sospetto. È una protezione automatica, pensata per evitare abusi.
Questo problema riguarda solo l’invio interno. Le email inviate a destinatari esterni non sono interessate.
💡 Come risolvere
Stai inviando a un piccolo gruppo interno? In questo caso, puoi usare un semplice trucco: modifica l’indirizzo del mittente. Durante la prima fase di creazione della newsletter, seleziona uno dei seguenti indirizzi già disponibili nel tuo account rapidmail: newsletter@rapidmailinviotest.it. Non devi creare questi indirizzi, sono pronti all’uso.
In questo modo l’email viene inviata con un dominio diverso, riducendo sensibilmente il rischio che venga bloccata o contrassegnata come spam. Puoi comunque personalizzare il nome del mittente che appare nella casella di posta del destinatario, così i tuoi colleghi sapranno subito chi ha inviato la newsletter.
Se invece vuoi inviare la newsletter a un gruppo più ampio, ti consigliamo di coinvolgere il reparto IT. È sufficiente chiedere di inserire nella whitelist aziendale i seguenti domini di invio:
- rmh1.net
- rmh2.net
- rmh4.net
- rmh5.net
- rmh6.net
- rmh9.net
- smtp.net
Così facendo, il server saprà che questi domini sono sicuri e le tue newsletter verranno consegnate correttamente anche internamente.