Hai appena iniziato a inviare le tue prime newsletter e ti stai chiedendo come aumentare i clic? Ottima idea! Perché, sebbene un buon tasso di apertura sia importante, non basta per garantire il successo. La vera sfida è quando le persone cliccano su uno dei link nell'email, magari che portano al tuo sito o al tuo shop online, offrendoti così l'opportunità di generare conversioni. Per aiutarti a ottenere questo risultato, ho raccolto 5 consigli semplici ed efficaci per aumentare il tasso di clic delle tue newsletter in un batter d'occhio! 🚀
1. Cos'è il tasso di clic e come si calcola nel mondo dell’email marketing
Il tasso di clic, o Click-Through-Rate (CTR), indica quante persone hanno cliccato almeno su un link presente nella tua newsletter. È un indicatore importante che ti aiuta a capire meglio i tuoi iscritti, i loro interessi e le loro preferenze.
Immagina di gestire un bar e di promuovere tramite newsletter eventi come una Girls’ Night ("Tutti i cocktail a metà prezzo! 🕺") o una serata karaoke ("Back to the 80s! Canta i tuoi pezzi preferiti 🎤"). Se noti che il pulsante relativo alla Girls’ Night viene cliccato spesso, puoi intuire che tra i tuoi iscritti ci sono molte fan dei cocktail e donne che apprezzano questo tipo di serata. Potrebbe valere la pena organizzarla più spesso.
Al contrario, se nessuno clicca sulla parte dedicata al karaoke, puoi supporre che i tuoi lettori siano più timidi e poco attratti dall’idea di cantare in pubblico. Forse è meglio proporre questo tipo di evento meno frequentemente, o eliminarlo del tutto.
Esistono vari modi per analizzare il tasso di clic:
- 1️⃣ Tasso di clic unico: Indica quante persone diverse hanno cliccato almeno una volta su un link. È utile per capire l’interesse generale, escludendo i clic ripetuti sullo stesso link.
- 2️⃣ Tasso di clic totale: Conta tutti i clic, anche quelli multipli effettuati da una stessa persona. Così puoi vedere quali contenuti hanno suscitato maggiore attenzione.
- 3️⃣ Tasso di clic per link (CTR): Rappresenta la percentuale di clic ricevuti da ciascun link della tua newsletter, calcolata come il rapporto tra i clic e le aperture dell'email. Ti aiuta a identificare quali link e contenuti hanno suscitato maggiore interesse. Ad esempio, se 100 persone hanno aperto la tua email e 15 hanno cliccato su un link, il CTR sarà del 15%. Questo dato ti fornisce spunti per le future newsletter (come, ad esempio, promuovere un nuovo prodotto o menù).
- 4️⃣ Click-to-Open Rate (CTOR): Questo è il rapporto tra chi ha aperto la newsletter e chi ha cliccato su almeno un link al suo interno. Un valore alto significa che l’oggetto della tua email mantiene ciò che promette, e che i contenuti sono davvero interessanti per chi li legge.
Il tasso di clic dipende da diversi fattori, ad esempio:
- se i contenuti sono rilevanti per chi legge 🕺
- come posizioni e scrivi le call to action 📢
- se la tua newsletter è chiara e ben strutturata 🖌️
Più i tuoi contenuti saranno coinvolgenti, maggiore sarà la possibilità di mantenere alto il tasso di clic nel tempo.
Come si calcola il tasso di clic?
Facciamola semplice! Ecco una formula utile:
Tasso di clic (%) = (clic unici / (email inviate - bounce)) × 100
📐 rapidmail: calcolare il tasso di clic della newsletter
Esempio: se invii 20.000 email e ricevi 800 clic unici, ma 250 email non vengono consegnate (bounce), il calcolo sarà:
(800 / (20.000 - 250)) × 100 = 4,05%
Naturalmente, il valore ideale dipende molto dal settore in cui operi. Ecco qualche dato medio di riferimento:
| Settore | Tasso medio di clic |
| 📺 Marketing, Pubblicità e PR | 4,3 % |
| 👩🏼🤝👩🏽Non-Profit | 3,6 % |
| 🏃 Sport, nutrizione | 3,3 % |
| 🎭 Arte, cultura, intrattenimento | 3,2 % |
| 🍴 Ristorazione, catering | 3,0 % |
| 💇 Estetica, saloni di bellezza | 2,7 % |
| 🛒 Commercio | 2,7 % |
| 📝 Consulenza e formazione | 2,0 % |
| 🌴 Turismo e viaggi | 1,6 % |
2. Semplici consigli per aumentare i clic sulle tue newsletter
Adesso sai cos’è il tasso di clic di una newsletter e come calcolarlo. Ottimo! Ma come puoi aumentarlo, possibilmente in modo duraturo? Alla fine, uno dei tuoi obiettivi principali come mittente di newsletter è proprio questo: più persone cliccano sui tuoi contenuti, meglio è!
1. Consiglio: Scegli il momento giusto per inviare le tue email
Il primo consiglio per te è questo: anche nel mondo dell’email marketing, il tempismo è tutto.
Spesso una newsletter finisce nella casella di posta nel momento sbagliato, passa inosservata o viene dimenticata in fretta. Questo succede perché chi la riceve potrebbe non avere il tempo di controllare le email o interagire con i tuoi contenuti nel momento in cui la newsletter arriva. E più tempo passa prima che venga aperta, minore è la probabilità che venga letta con attenzione e cliccata.
Mettiti nei panni dei tuoi iscritti: immagina di essere al supermercato, correndo tra gli scaffali con il carrello, una mano che spunta la lista della spesa dallo smartphone e l'altra che spinge il carrello. Tra un'ora arrivano i suoceri affamati e ti mancano ancora gli ingredienti fondamentali! All’improvviso, il telefono vibra: arriva un'email con oggetto “Saldi estivi: risparmia il 10% su bellissimi outfit estivi solo oggi!”. Sii onesto: quanto è probabile che ti fermi a leggere con calma in quel momento? Esatto, praticamente zero.
Poi, alla fine della giornata, quando finalmente ti stendi a letto esausto, dai un’occhiata alla casella di posta. Tante nuove email, “le guardo domani”, pensi. 😴
Insomma, evitare gli orari in cui i tuoi contatti sono di fretta o sotto stress è essenziale. Magari aprono la newsletter, ma vengono subito distratti e la chiudono senza interagire. Per migliorare i risultati, il primo passo è capire meglio le abitudini quotidiane dei tuoi iscritti.
Non esiste una regola valida per tutti, ma ci sono vari fattori che puoi considerare:
- 🎯 Chi sono i tuoi destinatari? Ti rivolgi a privati (B2C) o ad aziende (B2B)?
- 👪 Che vita fanno? Sono single, genitori, studenti?
- 🚲 Come passano il tempo libero? Preferiscono rilassarsi a casa o vivere avventure all’aria aperta?
- ☔ E il meteo? Nessuno vuole leggere di piscine all’aperto durante un temporale, no?
Capire tutto questo non è semplice. Ma se segui i nostri consigli e testi diversi orari, riuscirai a trovare la finestra perfetta per il tuo pubblico. Considera il comportamento degli utenti sul tuo sito, l’orario degli invii dei concorrenti, e altri dettagli utili.
Ricorda però: il test è il tuo miglior alleato. Anche se esistono ricerche sugli orari ideali, ogni caso è a sé. All’inizio, sperimenta vari momenti di invio, poi analizza le statistiche per capire cosa funziona meglio.
Ah, e fai attenzione a festività, vacanze scolastiche o periodi particolari: possono ridurre l’attenzione oppure aumentarla, tutto dipende dal contenuto della tua newsletter!
👀 Invii newsletter internazionali?
Allora devi fare attenzione ai fusi orari. Un’email con oggetto “Buongiorno, Max! Ecco la lettura perfetta per il tuo caffè del mattino” potrebbe funzionare in Europa. Ma negli USA? Arriva a mezzanotte. Meglio segmentare i destinatari per zona geografica, così puoi inviare la tua newsletter nel momento giusto, ovunque si trovino.
2. Consiglio: Invia contenuti davvero rilevanti
Un errore comune è quello di inviare la stessa newsletter a tutti, senza alcuna segmentazione. Così facendo, rischi che i tuoi contenuti risultino poco interessanti per gran parte degli iscritti.
Facciamo un esempio: se gestisci un negozio di mobili e offri uno sconto del 20% su articoli per la cameretta dei bambini, probabilmente una coppia senza figli non sarà interessata. Allo stesso modo, una newsletter intitolata “10 consigli per una dieta sana in età avanzata” non colpirà un ventenne. E quindi? Nessun clic sul pulsante “Invecchiare in modo sano”.
Molto meglio prendersi del tempo per conoscere il tuo pubblico e costruire dei profili di persona (le cosiddette personas). Attraverso la segmentazione o l’uso di etichette, puoi suddividere i tuoi contatti in sottogruppi e inviare newsletter con contenuti pensati apposta per loro.
Se invece ti risulta difficile creare delle personas, puoi partire da altri spunti:
Chiedi ai tuoi iscritti cosa vogliono leggere, magari attraverso una newsletter con un piccolo sondaggio. Analizza le newsletter precedenti per capire quali contenuti hanno funzionato meglio. Osserva il comportamento degli utenti sul tuo sito: quali pagine visitano di più? Quali articoli leggono più a lungo?
👀 Piccolo trucco:
Puoi già iniziare a raccogliere preferenze nel modulo di iscrizione alla newsletter. Con rapidmail, ad esempio, puoi aggiungere campi facoltativi in cui gli utenti selezionano i loro interessi. Così invierai fin da subito contenuti pertinenti.
Anche una chiacchierata con il team del customer service può aiutarti: quali sono le domande più frequenti dei clienti? Quelle ti danno un’idea chiara di quali contenuti saranno apprezzati, e cliccati, nella tua prossima newsletter.
Infine, puoi segmentare i tuoi contatti anche in base a criteri come:
- 🧓 Età
- 👫 Genere
- 🏠 Luogo di residenza
- 🛒 Comportamento d’acquisto
- 📨 Interazioni con newsletter precedenti
E così potrai creare contenuti su misura. Ad esempio, puoi inviare una newsletter di riattivazione solo a chi non apre le tue email da tempo, oppure inviti a eventi locali solo a chi vive in zona.
3. Consiglio: Crea newsletter visivamente accattivanti
Ti è mai capitato di aprire un’email e, dopo un’occhiata veloce, non avere alcuna voglia di leggerla? Succede spesso quando una newsletter è piena di testo senza nemmeno un’immagine, oppure quando ci sono troppi colori e elementi lampeggianti che ti confondono e non sai da dove cominciare a guardare.
Ecco perché è fondamentale curare l’aspetto della tua newsletter: mantieni un layout coerente e una struttura ordinata, così chi la riceve riconosce subito che arriva da te. Se i tuoi contatti associano positivamente la tua newsletter al tuo brand, saranno molto più propensi a cliccare sulle call-to-action, fidandosi di ciò che proponi.
Creare un modello coerente con la tua identità aziendale ti fa risparmiare tempo. Non devi reinventare tutto ogni volta: ti basta aggiornare i contenuti, mantenendo la struttura già collaudata.
👀 Lo sapevi?
Con il One Click Design di rapidmail, puoi creare facilmente una newsletter nel tuo stile aziendale. Ti basta inserire l’URL del tuo sito: rapidmail prenderà automaticamente colori, font, logo e link social, creando per te diversi modelli già pronti. Ti resta solo da personalizzare qualche dettaglio e sei pronto per l’invio. Creare una newsletter professionale non è mai stato così semplice! 🚀
Provalo subito gratisAnche le immagini dei prodotti fanno la loro parte: aiutano chi legge a visualizzare meglio l’articolo, stimolando curiosità e spingendo al clic.
E se vuoi usare un’immagine animata? Le GIF sono perfette per aumentare l’interesse, ma se vuoi inserire un intero video, è meglio collegare un’immagine alla pagina del tuo sito dove si potrà guardare al meglio.
Un altro trucco? Lascia sempre un po’ di spazio bianco. Riempire ogni centimetro della newsletter con testo o immagini non aiuta: anzi, rischia di far perdere attenzione. Spezza i paragrafi lunghi in elenco puntato, e cerca di mantenere un design ordinato. Così aiuti i lettori a orientarsi e li guidi naturalmente verso il pulsante della call-to-action.
4. Consiglio: Inserisci call-to-action che catturano l’attenzione
Puoi curare al massimo grafica e struttura, ma se nella tua email non c’è una call-to-action chiara e visibile, il clic rischia di non arrivare. Un semplice link di testo, magari piccolo e difficile da trovare (soprattutto da mobile), non basta.
Inserisci invece un bel pulsante, di colore accattivante, che inviti chiaramente chi legge a cliccare. Così, con un solo tocco, li porti direttamente sul tuo sito o shop.
Attenzione però a dove posizioni il pulsante. Se lo metti troppo in basso, potresti perderti una parte importante dei lettori. Meglio inserirlo nel primo terzo dell’email, ovvero nella parte subito visibile.
Hai mai provato a testare dove funziona meglio la tua CTA? Puoi farlo dividendo la tua lista in piccoli gruppi e inviando a ciascuno la stessa newsletter, ma con posizionamenti diversi della call-to-action. Grazie alla mappa dei clic di rapidmail, puoi poi vedere quali pulsanti, immagini o link hanno ricevuto più clic. Un ottimo modo per capire cosa funziona e ottimizzare ogni invio.
E se pensi che "più CTA significa più clic", fermati un attimo. Troppi pulsanti possono confondere chi legge. Il risultato? Nessun clic. Il consiglio è di inserire una sola CTA principale, ben visibile e chiara, e aggiungere eventuali altri link solo come collegamenti testuali, più discreti.
Insomma, guidare chi legge verso un’unica azione è molto più efficace.
Altro consiglio utile: La tua call-to-action deve risaltare, ma anche comunicare subito il valore per chi la clicca. “Clicca qui” o “Scopri di più” non bastano. Scegli verbi attivi e creativi come “Approfittane ora”, “Scopri l’offerta” o “Fai centro” (perfetti per il Black Friday!).
Le CTA più efficaci sono quelle che raccontano in poche parole cosa guadagna il lettore con un semplice clic.
Crea una newsletter con una CTA imperdibile5. Consiglio: Tieni aggiornata la tua lista di contatti
Hai mai pensato che chi non apre mai le tue newsletter potrebbe danneggiare il tuo tasso di clic? È proprio così: se continui a includere destinatari inattivi nelle tue liste, il CTR si abbassa, anche se in realtà quegli utenti non sono più coinvolti da tempo.
Per questo è importante ripulire regolarmente la tua lista. Se un contatto non apre nessuna delle tue newsletter da sei mesi, è molto probabile che non sia più interessato. In questi casi, rimuoverlo dalla lista è la scelta migliore.
Fare un po’ di “pulizie di primavera” fa bene non solo alle statistiche (che saranno più accurate e positive), ma anche al tuo budget, perchè meno contatti da raggiungere significa meno costi, e alla consegna delle email, perché l’engagement medio sarà più alto.
In poche parole: meglio una lista più piccola ma attiva, che una lunga lista piena di contatti fantasma.
3. Conclusione: come migliorare il tuo tasso di clic a lungo termine
Se cerchi online “tasso di clic ideale per newsletter”, troverai tanti articoli con numeri e percentuali da prendere come riferimento. Ma spesso quei dati non tengono conto di fattori fondamentali come il settore in cui lavori, la qualità della tua lista, o i contenuti delle tue email.
Il consiglio migliore? Concentrati sulle tue newsletter, monitora l’andamento dei clic nel tempo e punta a un miglioramento continuo. Se una newsletter ha avuto un successo particolare, studiala: cosa hai fatto di diverso? Hai cambiato l’oggetto? Il design? Il tipo di contenuti?
Ogni invio è un’occasione per imparare. Tieni quello che ha funzionato e sperimenta nuovi approcci per tutto il resto. Quindi, cosa aspetti? Continua a testare, ottimizzare e creare newsletter che i tuoi iscritti non vedranno l'ora di aprire e cliccare!
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