Footer newsletter: perché è importante e come crearlo

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13. novembre 2025

Nel mondo dell’email marketing, ci si concentra spesso su oggetto, header e contenuto principale della newsletter. È normale: sono gli elementi più visibili, determinano l’apertura di un messaggio e catturano l’interesse del lettore essendo le prime cose che esso vede. Tuttavia, c’è una sezione che, pur trovandosi alla fine del messaggio, ricopre un ruolo fondamentale sia dal punto di vista normativo che strategico: il footer della newsletter. Il footer di un’email, o piè di pagina, non è una semplice formalità. È uno strumento di comunicazione a tutti gli effetti, capace di rafforzare la fiducia dell’utente, trasmettere professionalità e assicurare la piena conformità legale del tuo invio. Se fatto con cura, il footer della newsletter può addirittura contribuire a migliorare le performance delle campagne. Con rapidmail, la creazione di un footer efficace diventa ancora più semplice, grazie a modelli personalizzabili e strumenti visuali che non richiedono alcuna competenza tecnica.

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1. Perché il footer è fondamentale in una newsletter

Uno dei motivi principali per cui il footer email non può essere trascurato riguarda il rispetto delle normative, in particolare del GDPR. Il footer, infatti, deve contenere informazioni chiare sul mittente: nome o ragione sociale, indirizzo fisico, link all’informativa privacy e, soprattutto, un’opzione per la disiscrizione. Non si tratta solo di buone pratiche: sono requisiti legali essenziali. E tralasciarli espone l’azienda a sanzioni e danni reputazionali.

Ma oltre alla conformità, il footer offre anche l’opportunità di costruire credibilità. Un messaggio che si chiude con un piè di pagina ben curato comunica attenzione al dettaglio e rispetto per il destinatario. Inoltre, rappresenta un’opportunità per rafforzare l’identità del brand, inserire recapiti, collegamenti ai profili social e persino una call to action finale che inviti l’utente a compiere un ulteriore passo.

Molte aziende utilizzano il footer per avvicinarsi ai propri lettori in modo trasparente. Pensaci: dopo aver letto il contenuto principale, il destinatario può decidere di approfondire, scriverti, o magari seguirti su altri canali. Il footer è il luogo ideale per invitarlo a farlo.

Guida all'aggiunta dei link social

2. Cosa non può mancare in un footer email efficace

Un buon footer parte da una corretta identificazione del mittente. Il nome dell’azienda, l’indirizzo completo e, se rilevante, la partita IVA devono essere ben visibili. Questo aiuta a costruire fiducia e dimostra trasparenza. Se utilizzi rapidmail, puoi inserire questo elemento in pochi clic seguendo la guida Inserimento note legali.

Un elemento che non deve mancare è il link per la disiscrizione, che deve essere facile da individuare e perfettamente funzionante. Nasconderlo, o peggio ancora ometterlo, può portare a gravi conseguenze, non solo legali ma anche in termini di deliverability e di fiducia da parte degli utenti. Con rapidmail, in ogni newsletter il footer include automaticamente il link di disiscrizione, ma può anche essere personalizzato in base al tuo stile e tono di voce. Puoi seguire le nostre istruzioni nella guida Inserimento link di disiscrizione.

Allo stesso modo, è importante includere anche un link all’informativa sulla privacy. Questo dimostra attenzione verso la protezione dei dati e migliora la percezione del tuo brand. Puoi linkare una pagina del tuo sito o un documento PDF ben redatto.

Dal punto di vista strategico, molti brand scelgono di aggiungere i link ai propri profili social. Senza eccedere, puoi rafforzare la tua presenza online invitando l’utente a seguirti. Bastano due o tre canali ben curati per generare engagement e mantenere viva la relazione.

Infine, il footer può contenere anche una call to action mirata, come “Contattaci per una consulenza gratuita” o “Leggi la nostra ultima guida”. Inserita in modo discreto, può dare un ulteriore impulso alla conversione.


3. Errori comuni da evitare

Molti footer, purtroppo, vengono trattati come spazi secondari e rischiano di compromettere l’efficacia della newsletter. Uno degli errori più diffusi è quello di utilizzare testi troppo generici o copiati da altri template, senza una vera personalizzazione. Questo non solo è poco professionale, ma fa perdere un’occasione preziosa per comunicare con il lettore in modo coerente con il brand.

Un altro errore frequente è l’eccessiva lunghezza del testo o un layout confuso, che rende il footer email difficile da leggere, soprattutto su dispositivi mobili. Anche il contrasto cromatico va curato: un link bianco su sfondo bianco, ad esempio, non solo è invisibile, ma viola le normative e può causare segnalazioni per spam.

Attenzione anche ai link rotti o mal posizionati. Un footer con collegamenti non funzionanti trasmette trascuratezza e può compromettere la fiducia degli utenti. Con rapidmail, ogni link viene verificato e puoi salvare template già testati per evitare questi problemi.

Infine, è essenziale che il footer sia stilisticamente coerente con il resto della newsletter. Non deve sembrare un’aggiunta posticcia, ma integrarsi armoniosamente nel design complessivo.

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4. Un esempio concreto di footer efficace con rapidmail

Immagina la newsletter di un’azienda di servizi digitali. Il footer email, realizzato con rapidmail, può aprirsi con alcune icone social, collegate alle tue pagine attive, accompagnate da una frase come “Seguici per restare aggiornato sulle nostre novità”.Successivamente può includere il nome dell’azienda, l’indirizzo completo e una breve frase che invita il lettore a contattare l’assistenza per dubbi o richieste.A chiudere, un link ben visibile per la disiscrizione (obbligatorio!) e uno per la visualizzazione web della newsletter, utile nel caso il messaggio non venga mostrato correttamente.

Con rapidmail, una struttura del genere è replicabile anche senza competenze tecniche. Può essere salvata come blocco riutilizzabile, garantendo uniformità, risparmio di tempo e piena conformità.


5. Conclusione: il footer come alleato silenzioso

Il footer non è solo una chiusura obbligatoria, ma un vero strumento strategico. È una firma digitale che racconta chi sei, cosa rappresenti e quanto tieni alla trasparenza. Grazie a strumenti come rapidmail, creare un footer efficace, curato e conforme alle normative è semplice e veloce. Investire qualche minuto nella sua personalizzazione significa rafforzare l’identità del brand, migliorare la reputazione e stimolare fiducia ed engagement nei tuoi lettori.

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